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Finalizzare al meglio le proprie intenzioni di trading

Riguardo a come finalizzare al meglio le proprie intenzioni di trading, esistono due approcci generali all’esecuzione degli ordini inviati “al mercato”: Quello Aggressivo e quello Passivo.

Approccio “Aggressive”

Gli ordini “Aggressive” sono inviati direttamente al mercato e sono generalmente incondizionati. Possono essere inviati “a pezzi” o per intero, a qualsiasi prezzo valevole sul mercato, al momento dell’inserimento della proposta, che si trova per essere “regolato” (entro limiti ragionevoli e comunque fino a che vi è un’offerta di controparte sull’altro lato del mercato).

Approccio “Passive”

Al contrario, gli ordini “Passive” (cioè un sottoinsieme di ordini “limitati”) consentono al trader di controllare il prezzo peggiore al quale è disposto a effettuare transazioni, con la consapevolezza che il suo ordine potrebbe non essere eseguito, in tutto o in parte.

C’è anche un altro problema significativo che potrebbe avere implicazioni negative sulla finalizzazione degli ordini passivi e cioè che tutte le proposte immesse “in macchina” per un determinato strumento e visualizzate nel “book di negoziazione” prefigurerebbero una “coda” di ordini limite.
Nel mercato elettronico ogni ordine che viene inviato ha una sua priorità. La più alta priorità è data agli ordini “al meglio” (cioè le migliori offerte per gli ordini di acquisto e le migliori offerte per gli ordini di vendita), mentre una priorità più bassa viene data per gli ordini “piazzati” a prezzi peggiori. Per due TRADERS che offrono lo stesso prezzo, la priorità più alta è riservata a quelli che non si nascondono rispetto a chi invece si “maschera” dietro particolari configurazioni. In sintesi, la priorità di esecuzione è una questioni di semplice trasparenza e di predisposizione a confrontarsi con il mercato “LAST”.

Il trade-off tra “oversizing” e “overtrading”.

Un altro problema che può emergere dall’immissione di un “Passive Order” risiede nel trade-off tra “oversizing” e “overtrading”.
L’oversizing si riferisce a una tecnica che un trader può attivare per confrontarsi con il mercato in modalità “PRO RATA”, cioè “a piccole dosi” che l’HFT codifica come “PING”. Poiché l’esecuzione è assegnata ai diversi ordini limite che poggiano sull’intero portafoglio ordini, proporzionalmente alle dimensioni di un dato ordine limite rispetto agli altri ordini presenti nel book, alcuni TRADER sovradimensionano intenzionalmente i loro “Limit Order”. Questo permetterà a quell’ordine di ottenere una quota maggiore di esecuzione rispetto ad altri ordini, sempre “limitati”, che interagiscono con il portafoglio ordini nella sua interezza.
Altra conseguenza negativa per i “Limit Order” è che se il trader misura i suoi ordini più piccoli, dovrà abilmente gestirsi con una frenetica attività di immissione e cancellazione di un gran numero di ordini, generando quello che in gergo tecnico è definito overtrading.

Il circolo vizioso dell’approccio “Passive”

Immaginiamo che un trader desideri acquistare “passivamente” 100 contratti future e che al momento arriva un ordine “Aggressive” di vendere 100 contratti dello stesso strumento. Poniamo che sia già presente in macchina un ordine di acquisto per 900 contratti immesso da un altro trader, sempre con limite di prezzo.

Finalizzare al meglio le proprie intenzioni di trading

Il Trader che cerca di acquistare 100 contratti ne riceverà solo 10 perché a seconda del volume che partecipa al “prezzo limite” c’è una attesa da sostenere affinché l’ordine sia completato nelle sue dimensioni desiderate, correndo peraltro il rischio di incappare in una grande quantità di vendite prima che l’ordine stesso venga soddisfatto e quindi in un contesto di mercato avverso alle aspettative iniziali.
Questo implica che il trader deve essere veloce a cancellare gli ordini e rimpiazzarli con dei nuovi e meglio calibrati, per contrastare un flusso di volumi più consistente.
Senza la cancellazione degli ordini inevasi si creerebbe un circolo vizioso di sovradimensionamento, quindi di oversizing, che teoricamente potrebbe non finire mai.
I problemi connessi all’oversizing non finiscono qui, perché nel momento in cui il trader cancella un proprio ordine, si renderebbe necessario cancellare anche l’ordine sovradimensionato conseguente, per il rischio che lo stesso venga soddisfatto per diretta “applicazione” della parte opposta del mercato.

Conclusioni su come finalizzare al meglio le proprie intenzioni di trading

Ovviamente a gestire tutta questa mole di lavoro dovrà essere un algoritmo che possa gestire senza scompensi la modalità “limit order” in risposta all’operatività aggressiva di controparte.
Ad oggi le maggiori transazioni vengono concluse in modalità “aggressive”, ma ciò non preclude all’operatività “passiva” di ritagliarsi la sua valenza tecnica a concludere con profitto l’attività di trading, ancorché con il supporto di algoritmi appositamente progettati.