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Considerazioni su volumi e volatilità

Considerazioni su volumi e volatilità

Uno dei primi pionieri dell’analisi volumetrica, H.M. Gartley, aveva posto questa domanda negli anni ’30: “È il volume che causa variazioni di prezzo o le variazioni di prezzo generano più o meno volume?”

La risposta

Non esiste una risposta semplice a questa domanda. Una recente ricerca accademica ha proposto diverse ipotesi: Il protocollo MDH (Mix Distribution Hypotesis) sostiene che le informazioni arrivano a mercato praticamente simultaneamente e si traducono in effetti quasi simultanei sul volume e sui prezzi degli scambi. Ciò implica che il volume non può essere utilizzato per prevedere il movimento futuro dei prezzi, poiché non vi è alcun ritardo apprezzabile.

Un’altra ipotesi, cioè quella sull’arrivo di informazioni sequenziali (SIAH), ritiene che non tutti gli operatori ricevano informazioni alla stessa velocità e pertanto ci si può aspettare un trade-off nel momento in cui i trader informati agiscono e successivamente i trader non informati reagiscono.
I trader informati sono quelli con accesso alle informazioni fondamentali sulla società o ai dati sul flusso degli ordini non disponibili al pubblico.

Questo paradigma è stato a lungo tenuto in considerazione dai trader professionali di tutto il mondo e costituisce la base di molti indicatori tecnici basati sul flusso del volume. E’ diffusa la convinzione nel sostenere che maggiore è la differenza di opinione sulle informazioni che raggiungono gli operatori, maggiore è la volatilità e il volume che ne deriveranno.
Poiché i trader informati sono per definizione più informati e quindi meno sorpresi dalle informazioni man mano che diventano pubbliche, contribuiscono molto meno alla volatilità in eccesso rispetto ai piccoli operatori, solitamente non informati.

La valutazione errata delle informazioni induce quindi gli operatori non informati ad adeguare i loro portafogli e ciò causerebbe la volatilità con picchi di volume per brevi periodo di tempo, di solito misurato in ore o al massimo in qualche giorno.

Conclusioni su: Considerazioni su volumi e volatilità

I test effettuati da Volcharts indicano che la volatilità dei prezzi induce un aumento del volume degli scambi da parte dei piccoli operatori, piuttosto che viceversa, mentre negli ambienti professionali sembra valere il contrario con evidenti spostamenti di prezzo “stimolati” dal volume.
L’opportunità di un attento studio del volume è quindi finalizzata ad accorciare il Trade-Off tra l’agire dei grossi operatori e il reagire dei piccoli, a tutto vantaggio di una risposta corretta da parte di questi ultimi ai tentativi degli istituzionali di “disinformare” il mercato.