fbpx

Come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Operatori e analisi del volume

L’analisi del volume viene utilizzata dagli operatori come elemento di informazione a supporto delle decisioni di trading. Ad oggi è l’unico, dico l’unico, approccio attuato nelle sale operative istituzionali. In effetti analizzando le tendenze dei volumi, gli investitori possono “pesare” l’importanza delle variazioni di prezzo di uno strumento quotato.

Analisi del prezzo vs Analisi del volume

In Volcharts ci occupiamo di mercati finanziari da qualche lustro e con il passare del tempo abbiamo visto progredire l’attività analitica sul prezzo in modo esponenziale. Triturata e ruminata oltre ogni limite, fino a sfiorare il ridicolo, laddove non esiste più una linea di confine tra il serio e il “junk”. Non abbiamo però visto questa aggressione analitica spostarsi in modo rigoroso sui volumi. E pensare che Norman Fosback, analista con gli attributi, nel suo libro “Logica del mercato azionario” del 1976, riproponendo due indicatori messi a punto quarant’anni prima da Paul Dysart e cioè il PVI (Positive Volume Index) e l’NVI (Negative Volume Index), ebbe l’intuizione visionaria di anteporre il volume al prezzo.
Un’idea che restò tale e nulla più, perché rischiava di far saltare uno dei cardini portanti dell’analisi tecnica, che faceva del prezzo il suo totem, e smontare sul nascere tutto un movimento che dagli Stati Uniti, con in testa Pring e Murphy, stava invadendo tutto il mondo. Oddio, nel fermento analitico di fine anni 80 che si nutriva del semplice prezzo per sviluppare scenari e contesti operativi, c’eravamo anche noi, perché in fin dei conti assistere da vicino all’innesco di un movimento, quello della analisi tecnica italiana, è stata una goduria infinita.

Come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Leggere il PVI e l’NV

Il PVI e l’NVI sono entrambi basati sul volume degli scambi del giorno precedente e sul prezzo di mercato di un titolo. Quando il volume degli scambi aumenta rispetto al giorno precedente, il PVI viene aggiornato, così come l’NVI quando il volume degli scambi decresce. Questi calcoli mostrano come il volume influisca sul prezzo. Quando il PVI aumenta o diminuisce, significa che i cambiamenti di prezzo sono guidati da volumi elevati. Viceversa, quando l’NVI aumenta o diminuisce, significa che i prezzi fluttuano con poca influenza esercitata dal volume poiché fuori dal perimetro di azione degli istituzionali
Insomma, questo preambolo per sottolineare che Il prezzo ha un suo significato solo quando rappresenta il costo di una avvenuta transazione, ovvero quando è perimetrato in una cornice di riferimento resa ragionevole dal volume. Perché i volumi rappresentano i flussi di denaro che arrivano in borsa e perché senza soldi non avverrebbero gli scambi, quindi seguendo i volumi si intercetta il flusso dei quattrini e quindi, con buona approssimazione, le intenzioni degli operatori istituzionali, cioè quelli che il mercato lo fanno davvero.

Avanzamento della tecnologia e la terza dimensione informativa

L’avvento della Tecnologia. La telematizzazione delle borse ha spazzato via le borse come luogo fisico di scambio, virtualizzandole, dando la possibilità a tutti di accedere al mercato un semplicissimo PC. Quest’apertura, stringando molto il concetto, ha fornito all’operatività generale la terza dimensione informativa, quella dell’ORDER FLOW, della visualizzazione sia del flusso di ordini, cioè per come si mettono in fila sul mercato, quindi il book, ma cosa ancor più importante, la tipizzazione degli eseguiti, cioè la sincronizzazione del BID e dell’ASK.Quindi partiamo da qua. Quando si parla di scambi BID e ASK si fa riferimento agli scambi che avvengono tra compratori e venditori, solitamente nel book di negoziazione. Questi scambi formano l’ORDER FLOW. Identificare in modo corretto uno scambio sul book significa tipizzare ogni singolo tick, ovvero fornire tempo, prezzo, volume e lato del mercato, cioè BID o ASK, ad ogni operazione.

Il concetto fondante dell’Analisi Volumetrica

Naturalmente, il concetto fondante dell’Analisi Volumetrica, risiede nella tipizzazione di ogni singolo trade, ovvero nella capacità di attribuire una direzione ed un volume ad ogni singolo scambio. Il trading con le tecniche di Order Flow, consiste nell’osservazione degli scambi che avvengono sul Time and Sale, a patto che la sua rappresentazione sia fatta dalla prospettiva di chi APPLICA il mercato, cioè in modalità AGGRESSIVE e non di chi viene colpito.

I traders e gli Istituzionali

I traders hanno la necessità di capire quale direzione prendere nel mercato. Gli Istituzionali, invece, hanno la necessità di non farcelo capire al fine di avere una controparte a cui vendere o da cui comprare. Nonostante le varie tecniche di cui dispongono, gli Istituzionali lasciano delle tracce per brevi lassi di tempo ed è proprio con l’analisi volumetrica che si riesce ad intercettarle e trarne vantaggio andando in scia alla direzione principale dei flussi. Concetto ancor più importante però è quello di monitorare le condizioni di Pressioni e Velocità dei flussi che arrivano a mercato, oltreché il loro coagulo, perché una peculiarità poco esplorata dei volumi è quella del loro essere GRANULARI.
Queste conclusioni sono frutto di studi approfonditi della materia e di tutto il collaterale come l’High Frequency Trading che Volcharts ha fatto con dedizione e amore, direttamente sul campo, senza mediazioni. Attingendo a protocolli messi a punto congiuntamente in sedi accademiche qualificate e testati in sale di negoziazione istituzionali su una piattaforma proprietaria sviluppata alla fine di questo percorso.

Capire le chiavi di lettura

E allora?
E allora i volumi vanno studiati e approfonditi come si deve e seguendo una traiettoria corretta, non adattati a qualche altro approccio basato sul prezzo. O peggio ancora considerati come elemento di verifica per protocolli basati sul prezzo, con la scusa di trovare alibi alle loro imperfezioni.

Come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Si! Ma che c’entra?
Fino a tre o quattro anni fa ai volumi si interessavano in pochi, anzi direi qualche sparuto “carbonaro” sotto le catacombe della Borsa. Oggi invece si riscontra che in parecchi si siano convertiti sulla via di Damasco, affollando l’arena del trading ogni qualvolta si parla di Volume Profile, Volume Cluster, Pressione e Velocità. Per molti però, abituati da sempre a ragionare sul prezzo, una metodologia innovativa appare troppo grande e il guadagno in termini di comprensione può rivelarsi limitato o insufficiente, proprio perché i protocolli operativi sono questione di TUTTO o NIENTE.
Perché per comprenderli occorre spostarsi su un’altra angolazione e osservare il mercato da un altro punto di vista, senza fare commistione con l’analisi dei prezzi e tutto ciò che ne consegue in termini di indicatori. Abbandonare, almeno temporaneamente, la via del Prezzo ed abbracciare quella del Volume, perché le chiavi di lettura sono sostanzialmente diverse.

La price Action e i Volumi

La Price Action, ad esempio, nulla c’entra con i Volumi e allora perché accostarcela, come fa qualche “divulgatore” a dir poco sprovveduto? Non si indicano livelli di prezzo e poi si cercano conferme dal flusso volumetrico. Semmai vale il contrario. Altrimenti rimanete a bagno nella Price Action. Il Market Profile non ha nulla a che spartire con il Volume Profile. Le differenze bisogna conoscerle, così come le relative implicazioni operative. L’Order Flow è l’ABC della volumetrica, non ci si cristallizzare sull’Order Flow ad aspettare il miracolo, si alza l’asticella e si approfondisce il coagulo volumetrico. Altrimenti ci fermiamo alla scuola elementare. Si contestualizza il flusso volumetrico e se ne valutano Pressione e Velocità. Un processo ricorsivo necessario per accorciare il gap informativo che il mercato propone quotidianamente e che il prezzo, preso per dato primario, non è in grado di colmare, anche se frullato dentro un centinaio di indicatori.

Come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Conclusioni su: come tradare l’invisibile senza alibi e senza compromessi

Il prezzo è un dato, il Volume è l’informazione… se si vuole esplorare la Volume Analysis si deve essere disposti ad abbandonare, pro tempore, la via del prezzo… e studiare duramente. Come scriveva Goethe, non c’è niente di peggio che l’ignoranza attiva.