Spesso ci chiedete perché guardare proprio il volume? Risposta semplice che richiede, però, un’analisi più complessa. Il volume può dire molto su cosa aspettarsi dal mercato, per questo sarebbe opportuno seguirne il flusso e misurarne coagulo volumetrico, pressione e velocità.
I tre cardini dell’analisi tecnica
L’analisi tecnica poggia su tre cardini fondamentali: prezzo, tempo e volume. La maggior parte dei trader si concentra spesso sulla relazione tra prezzo e tempo, ma presta relativamente meno attenzione al volume.
Per comprendere meglio la relazione tra volume e variazione del prezzo (volatilità), diamo un’occhiata alla correlazione tra volume e relativo movimento dei prezzi.
Utilizzando il Future DAX come proxy, abbiamo esaminato il rendimento medio a 25 giorni rispetto al volume medio a 25 giorni, ricavati dalla serie storica giornaliera dal 18 gennaio 2019 al 15 gennaio 2021.
Come vedete dal grafico che vi postiamo , il movimento di volume e di prezzo non hanno una semplice relazione lineare.
La misura migliore è una relazione curvilinea che ricorda una parabola.
Si possono fare diverse osservazioni osservando questo grafico: innanzitutto a volumi inferiori al volume di vertice (flesso inferiore della parabola) di 80.000 contratti giornalieri, l’intervallo delle oscillazioni tende ad accorciarsi tra 0,50 e 1%.
Si noti che al di sotto del volume del vertice, il ritorno varia tra 0 e + 0,25%. È interessante notare che il volume mediano è di circa 95.000, non molto lontano dal volume del vertice di 84.000, ciò significa che solo il volume nella metà superiore di tutto il volume è associato a variazioni significative del prezzo.
Il volume e il movimento dei prezzi
Il volume è correlato all’ampiezza del movimento dei prezzi ma non alla sua direzione. Infine, il movimento dei prezzi è associato a volumi elevati e volumi che stanno aumentando a un ritmo parabolico. Sebbene la parabola sia sempre rivolta verso l’alto, la curva raramente è perfettamente simmetrica e può essere inclinata verso il lato positivo o, come in questo caso, il lato negativo.
Conclusioni su: È il volume che sposta il prezzo
Naturalmente, l’inclinazione della parabola varierà per altri periodi di tempo o per altri titoli.
Un vecchio adagio sostiene che i prezzi scendono da soli, ma ci vuole volume per spingerli verso l’alto.
Dal grafico possiamo notare come i dati mostrano il contrario, poiché il volume medio nei giorni in rialzo è di circa il 27% inferiore alla media del periodo considerato (91.242 contratti al rialzo contro 116.688 contratti al ribasso). Contrariamente alla tradizione, analizzando questi dati, un aumento di volume è più coerente alla caduta dei prezzi, rispetto all’aumento degli stessi.
In sintesi è il volume la causa del movimento dei prezzi e più volume viene scambiato, più i prezzi si muovono.